O Cuore santissimo del mio Redentore, voi con tanto affetto palpitate per me, ed io con affetto così scarso penso a te. Ma io voglio un essere buon soldato per voi. Armatemi, o Signore. Luce alla mia mente, coraggio al mio cuore. Io voglio essere uno di quei soldati che si chiamano generosi e che appartengono al battaglione della morte. Si chiamano così perché sono là a difesa del proprio sovrano come dei fanti perduti, e sia che vivano o sia che muoiano sono contenti purché siano di giovamento alla maestà alla quale si sono consacrati. Gesù mio, se un cuore di uomo si dona così per un re terreno, io mi voglio consacrare così per te, sovrano celeste, che risorto e trionfante vivi, regni e comandi nei secoli dei secoli.
Da “Nel Mese del fervore” (1884)