Museo “Don Luigi Guanella”, presso Casa “Divina Provvidenza” di Como
Il nuovo Museo “Don Luigi Guanella” è stato realizzato nel 2008 attorno ai locali abitati da don Luigi Guanella durante la sua permanenza a Como (1886 – 1915), per volere delle due Congregazioni guanelliane (le Figlie di Santa Maria della Provvidenza e i Servi della Carità) nell’ambito delle celebrazioni per il primo Centenario della professione religiosa del Fondatore. L’istituzione si propone di rappresentare un centro di richiamo religioso e culturale per diffondere la conoscenza ed il carisma di don Guanella. L’allestimento è stato a cura dell’architetto Luigi Boga e del visual designer Valerio Ciceri.
Il Museo si sviluppa su due piani.
- Il piano terra, oltre alla reception e alla sala multimediale, presenta l’uomo Luigi Guanella inserito nel suo contesto storico, la sua relazione con Dio, visto come Padre tenero e provvidente e la sua carità operosa verso i più poveri ed abbandonati, che lo ha portato nel 1886 a fondare la Casa Divina Provvidenza di Como, primo dei suoi Istituti. Si parla anche dei rapporti tra don Guanella e altri grandi personaggi suoi contemporanei come don Giovanni Bosco, don Luigi Orione, mons. Andrea Ferrari, mons. Giovanni Battista Scalabrini, nonché con i Papi del tempo, in particolare con Pio X.
- Al secondo piano si può visitare invece il nucleo fondamentale del Museo: la camera e lo studio originali di don Guanella, accuratamente restaurati, che introducono in un vasto salone in cui è presentata la grande famiglia guanelliana (Figlie di Santa Maria della Provvidenza, Servi della Carità, Cooperatori, Movimento Laicale Guanelliano), con cui il carisma si è diffuso in tutto il mondo. Uno spazio è riservato anche ad alcune figure fondamentali per lo sviluppo dell’Opera guanelliana, tra cui la Beata suor Chiara Bosatta e la sorella Marcellina, co-fondatrice della Congregazione femminile, mons. Aurelio Bacciarini e don Leonardo Mazzucchi, i primi due successori di don Guanella alla guida della Congregazione maschile.
- L’itinerario di visita si conclude nell’attiguo Santuario del Sacro Cuore, chiesa voluta e fondata da don Guanella, dove è conservato il suo corpo. Parte integrante del Museo sono anche il nucleo più antico dell’Archivio storico della Congregazione, con i manoscritti originali del Fondatore ed una ampia Sala Convegni, l’Auditorium “Don Guanella
Informazioni: Museo “Don Luigi Guanella”
c/o Casa Divina Provvidenza
Via Tommaso Grossi 18, 22100 Como
Ingresso gratuito
Accessibile ai disabili
Una domenica al mese, visite guidate ore 10.45; 15.00
L’esposizione è visitabile anche tutti i giorni previo accordo con don Adriano Folonaro, tel. 031.296894; 333.3598816;
Casa natale di Luigi Guanella, Fraciscio
L’edificio originario, costruito nella prima metà dell’Ottocento da Lorenzo Guanella, padre di Luigi, nel tempo ha subìto diverse trasformazioni ed aggiunte che gli hanno conferito l’aspetto attuale.
Gli interventi conservativi degli anni Novanta dello scorso secolo hanno evidenziato la parte storica rispetto a quella realizzata successivamente, ora destinata a scopo residenziale per gruppi di spiritualità.
Gli ambienti interni conservano ancora l’atmosfera di calore familiare e di sobrietà di quando la famiglia Guanella vi abitava.
Al piano terra
Al piano terra si trovano la stüa, il soggiorno, foderato in legno e riscaldato da una pigna (stufa) in muratura e lo stüin, la camera invernale dei genitori, dove, la notte del 19 dicembre 1842 nacque il futuro santo della carità.
Al primo piano
Al primo piano, in quella che fu la camera dei fratelli Guanella, nel 2012 è stata allestita una piccola raccolta museale dall’architetto Luigi Boga e dal visual designer Valerio Ciceri, nell’ambito del progetto “Sui passi di don Luigi Guanella… il senso di un cammino”, nello stesso stile del museo “Don Luigi Guanella” di Como. In particolare è stato posizionato un pannello con le immagini antiche della val Rabbiosa, del paese di Fraciscio e della casa Guanella, uno con l’ “albero genealogico” della famiglia Guanella, oltre a tre pannelli dedicati a Pa’ Lorenzo, Mamma Maria e a Caterina, accanto ai loro oggetti significativi e uno schermo al plasma con un sistema di proiezione di alcuni brevi video di approfondimento.
Un apposito angolo accoglie i quadretti devozionali un tempo collocati sulle scale e nelle altre stanze della casa.
Al secondo piano
Al secondo piano sono visitabili la camera della sorella Caterina e l’attuale cappella, già camera estiva dei genitori, poi occupata da Luigi chierico quando tornava dal seminario, con il soffitto da lui decorato con un cielo stellato.
La casa natale di don Guanella a Fraciscio nel 2013 è stata inserita nel prestigioso sito www.casemuseoitalia.it, realizzato dalla museologa Rosanna Pavoni, consulente dell’Amministrazione Provinciale di Como per la realizzazione del sistema museale della Provincia, docente di Museologia e già presidente del Comitato Internazionale Dimore Storiche Museo (DEMHIST) istituito da International Council of Museums (ICOM/UNESCO).
Nello spazio antistante la casa natale del Santo, nell’ottobre 2005 è stato inaugurato un monumento fatto realizzare dalla Provincia “Sacro Cuore” dei Servi della Carità per ricordare i 150 anni da quando Luigi Guanella lasciò il suo piccolo paese per recarsi a studiare presso il Collegio Gallio di Como. Il gruppo monumentale in bronzo, opera dello scultore Alfredo Vismara, prende spunto da un celebre aneddoto riportato dal Santo nelle sue memorie autobiografiche, in cui narra di come, insieme con la sorella Caterina, fossero soliti impastare per gioco acqua e terra dicendo con infantile ingenuità: «Quando saremo grandi faremo così la minestra dei poveri» (L. Guanella, Le vie della Provvidenza, 1913-1914, pp. 8-9).
Il Monumento
Al centro della scena campeggiano le statue di Luigino e Caterina, intenti al gioco profetico; alle loro spalle sono raffigurati i genitori, Pa’ Lorenzo e Mamma Maria, mentre osservano con tenerezza i figli. Attorno a questi personaggi sono stati posti due pannelli a bassorilievo. Quello di destra raffigura un albero con le radici che prendono nutrimento dagli stemmi delle due Congregazioni guanelliane (Servi della Carità e Figlie di Santa Maria della Provvidenza) e la chioma i cui contorni delineano i cinque continenti, attorniato dalla frase «Quando saremo grandi faremo così la minestra dei poveri», preludio del carisma e della missione guanelliana; mentre quello di sinistra illustra una folla di bisognosi a cui è rivolta l’attenzione dell’Opera iniziata dal Santo (poveri, anziani, disabili, orfani), attraverso cui si realizza pienamente la profezia di quel gioco ingenuo, già colmo d’amore.
Per visite alla Casa Natale di don Guanella
Parrocchia di Campodolcino, tel. 0343 50118.
Per informazioni sulle attività formative per giovani e famiglie,
Segreteria Centro Guanelliano di Pastorale Giovanile
Via Guanella 13 – 22100 Como
tel. 031 296 783
e-mail como.giovani@guanelliani.it.
Raccolta museale Casa Bosatta, presso Casa “Sacro Cuore” di Pianello del Lario
Nella Residenza sanitaria assistenziale per anziane Casa “Sacro Cuore”, in frazione Calozzo di Pianello del Lario, è inglobata l’antica abitazione di Alessandro Bosatta e Rosa Mazzucchi, dove crebbero Dina (in religione suor Chiara) e Marcellina. L’edificio si collocava nel cuore del nucleo di Calozzo, sul percorso dell’antica via Regina (attuale via Cesare e Lydia Rocca), con ingresso da una via laterale attraverso una scala che porta al piano superiore. Ne è rimasta la stanza principale, la stanza di rappresentanza, dove si respira una particolare atmosfera calda e famigliare. In questo locale, con il soffitto in legno e travi a vista, troneggia un grande camino sormontato dallo stemma di famiglia; sono anche conservati alcuni mobili dell’epoca, tra cui un divano e un tavolino. Nel locale adiacente sono state allestite alcune vetrine con cimeli appartenuti alle sorelle Bosatta (biancheria, un set da cucito, una borsetta, bicchieri e posate, corone del Rosario) e a don Guanella (un cappotto, libri, lettere manoscritte, oggetti personali). Per informazioni: Casa Bosatta c/o Casa “Sacro Cuore” Via Calozzo 142, Pianello del Lario (Como) Tel. 0344.87137Museo “Beata Chiara Bosatta”, presso Casa Santa Maria della Provvidenza di Lora
In occasione della beatificazione di suor Chiara Bosatta, nel 1991, le sue “consorelle”, le Figlie di Santa Maria della Provvidenza, le hanno dedicato un piccolo museo presso la Casa Madre di Lora, su progetto dell’architetto Pellegro Promontorio. Ingresso All’ingresso il visitatore viene accolto dallo sguardo intenso di suor Chiara, ritratta su un grande pannello, affiancato dalle tappe cronologiche della sua breve vita e dalle parole a lei dedicate da don Luigi Guanella. La prima sala Si entra quindi nella prima sala, dedicata alla figura della beata. Secondo il progettista, la scelta della disposizione e dell’arredamento di questo spazio, sottolineata anche dal soffitto a falde inclinate, vuole ricreare l’ambiente sacro di una cappellina, imperniata sulla vetrina centrale in cui sono custoditi alcuni oggetti personali di suor Chiara (una ciocca di capelli, il cilicio, alcuni capi di biancheria, il suo Crocifisso, una copia del quaderno dei propositi, nonché alcune lettere autografe). Domina la prima sala il grande pannello di Mario Bogani raffigurante la miracolosa guarigione nel 1946 di suor Lina Casartelli da una grave forma di tubercolosi intestinale per intercessione di suor Chiara Bosatta. Accanto sono conservati il quadro esposto a Roma in occasione della beatificazione e un prezioso ricamo della Madonna Addolorata, eseguito da suor Chiara. Nelle altre due vetrine viene ricostruito il clima sociale e spirituale nel quale la beata è nata e ha vissuto. La prima è dedicata a Pianello del Lario, con foto antiche, dipinti, il costume tipico femminile ed alcuni oggetti legati alle attività più comuni del tempo, come la conduzione domestica, la carpenteria, la castanicoltura e la lavorazione della seta. La seconda vetrina è invece dedicata alla famiglia Bosatta, nella quale domina un quadro con le foto di mamma Rosa, papà Alessandro e dei loro undici figli, oltre ad un modellino della stanza principale della casa paterna, in cui troneggia un grande camino sormontato dallo stemma di famiglia. Non mancano oggetti curiosi come il fischietto con cui mamma Rosa richiamava all’ordine i suoi numerosi figli. Uno stretto passaggio Alla prima sala segue uno stretto passaggio ornato da un altro grande pannello di Mario Bogani con gli eventi principali della vita della beata, dalla prima comunione, all’entrata nella vita religiosa, alla fondazione della “Piccola Casa” di Como, alla morte. Secondo il progettista, questa strettoia vuole simboleggiare le ristrettezze, i sacrifici, le difficoltà che hanno accompagnato il germoglio del seme gettato da don Luigi Guanella e da suor Chiara Bosatta, da cui ha avuto origine e sviluppo la Congregazione delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza. Centro dello spazio museale Al centro dello spazio museale, quale fulcro ed elemento di separazione delle sale, campeggia la serena immagine della Madonna della Provvidenza. Questa immagine si ispira all’originale dipinto di Scipione Pulzone da Gaeta (1590 circa), venerato nella chiesa di S. Carlo ai Catinari a Roma. La seconda sala La seconda sala, ampia e luminosa, è dedicata alla nascita e allo sviluppo della Congregazione femminile in Italia e nel mondo. Sulla prima parete è illustrata la storia giuridica della Congregazione, con i successivi documenti di approvazione delle Costituzioni, mentre sulle pareti opposte una serie di pannelli reca su ognuno una tappa dello sviluppo della Congregazione, dai primi passi della Pia Unione delle Figlie di Maria Immacolata a Camlago di Pianello del Lario con don Coppini (1873), alla “Piccola Casa” di Como (1886), alla Casa Madre di Lora (1897), alle Filippine (1993). Un’altra vetrina ricorda lo stesso don Luigi Guanella (con alcuni oggetti e reliquie come il suo Crocifisso, alcune lettere autografe ed alcuni indumenti) e suor Marcellina Bosatta, sorella di suor Chiara e cofondatrice della Congregazione. Segue uno spazio dedicato agli ispiratori e agli amici dell’Opera: san Camillo de Lellis, santa Teresa d’Avila, santa Teresa del Bambin Gesù, santa Marcellina, san Filippo Neri e anche don Carlo Coppini, san Giovanni Bosco, il beato Andrea Ferrari, la serva di Dio Caterina Guanella, il venerabile Aurelio Bacciarini, san Pio X, il venerabile Paolo VI. La vetrina centrale della seconda sala contiene vari oggetti ricordo dei diversi Paesi ove le Figlie di Santa Maria della Provvidenza sono presenti. La cappellina La visita termina nella cappellina sottostante, adiacente alla chiesa, in cui sono custodite le spoglie di suor Marcellina Bosatta e di alcune tra le Superiore generali, nonché quelle di Caterina Guanella, sorella di don Luigi, morta a Campodolcino il 13 giugno 1891. per informazioni: Museo Beata Chiara Bosatta c/o Casa Santa Maria della Provvidenza Via Statale per Lecco 20, Lora – Como Tel. 031.282140Raccolte museali guanelliane
Oltre ai musei e alle raccolte museali guanelliane prese in esame, segnaliamo alcune dimore che hanno conservato le caratteristiche e l’atmosfera di quando don Guanella vi aveva abitato durante il suo ministero pastorale.Savogno
Accanto alla chiesa dei Ss. Antonio e Bernardino di Savogno (sul lato destro per chi guarda), sorge la canonica che fu l’abitazione di don Guanella e della sorella Caterina. È un ampio edificio a tre piani, con un portico sul lato destro; al suo interno, nel 2012 sono stati restaurati alcuni locali storici: la camera da letto, la bella stüa foderata in legno, l’ampia cucina e sono stati riordinati i libri, gli oggetti e le immagini legate al santo. INFORMAZIONI Parrocchia di Borgonuovo di Piuro, tel. 0343.32096 Rifugio Savogno, tel. 0343.34699Traona
A ridosso della chiesa parrocchiale di S. Alessandro di Traona, sul lato destro, una porzione di fabbricato ospita al piano terra la sacrestia (aggiunta nel 1629), mentre al primo piano un appartamento semplice e modesto (corridoio, cucina, saletta-studio, camera da letto), realizzato nel 1667, fu abitato da don Guanella durante la sua permanenza a Traona. Nella camera da letto si può vedere una finestrella che dà sulla chiesa: una soluzione simile egli volle anche per la sua camera a Como. Questi locali e i relativi arredi dell’epoca sono stati sottoposti ad un accurato restauro nel 2012, nell’ambito del progetto “Sui passi di don Luigi Guanella… il senso di un cammino”. Nel corso dei lavori, nella camera da letto che fu di don Guanella è emerso un dipinto ottocentesco raffigurante un Albero, proprio accanto alla “finestrella”. Conoscendo le esperienze artistiche di don Guanella a Fraciscio, sarebbe affascinante pensare ad un suo intervento pittorico anche a Traona. INFORMAZIONI Parrocchia di Traona tel. 0342.653150 – 0342.652255Pianello del Lario
Sulla piazza della chiesa di Pianello del Lario prospetta la casa parrocchiale, un edificio bianco che ha ospitato il nostro santo dal 1881 al 1890, in qualità di amministratore parrocchiale. A quei tempi però era a due piani; fu sopraelevata nel 1939, abbandonando l’uso del piano terra da cui originariamente si entrava. Rimane la porta grande nel muro di cinta che dà verso il fianco destro della chiesa, coperta da un tetto a due falde in piode. Tra la casa e il muro di cinta esterno c’era l’orto, con un viale in selciato grossolano e alcune lastre di pietra irregolari davanti alla porta della casa; oggi la pavimentazione conserva ancora tratti dell’epoca. Ad oriente della casa, verso il lago, l’originale porta d’ingresso immette in un piccolo corridoio con l’originale pavimento in pietra. Da questo andito si può accedere a sinistra alla sala usata come studio da don Guanella e a destra al vecchio cucinone; sul fondo una scala porta ai piani superiori. Il vecchio cucinone, dopo i lavori del 1939 venne abbandonato e adibito a deposito; nel 2004, grazie ad un restauro conservativo, è stato nuovamente reso disponibile come spazio per le attività parrocchiali. Una serie di cartelli ne evidenziano gli elementi caratteristici. Dal cucinone si può accedere alla vecchia dispensa di don Guanella, in cui il vecchio finestrolo è stato recentemente trasformato in porta verso l’esterno. Da qui si può scendere alla cantina. Ai tempi di don Guanella al primo piano della canonica, si trovavano le camere (ora abitazione del parroco), cui si accedeva attraverso le scale sul fondo dell’andito. INFORMAZIONI Parrocchia di Pianello del Lario, tel. 0344.87116Sacerdote della Diocesi di Como, nato a Frasciscio (SO) nel 1842, don Luigi Guanella dedicò la vita alle persone povere, malate ed emarginate, testimoniando l’amore misericordioso del Padre.
La sua attività si inserisce nella missione della Chiesa, costituita da Cristo e inviata per evangelizzare e promuovere nella società umana i veri valori della solidarietà e del rispetto di ogni vita.
Gli anziani, i disabili, gli orfani, le fasce più umili e dimenticate dalla società e che egli, invece, considerava i “beniamini” di Dio Padre, divennero il suo principale scopo di vita. Ad essi, don Luigi Guanella guardava con gli occhi della fede, offrendo loro “pane e signore”, cioè assistenza materiale e spirituale. Tuttavia non agì mai con atteggiamento di distaccata beneficenza, ma insegnò a considerare i bisognosi come i veri “padroni di casa”, persone a cui doveva essere assicurata la dignità e la libertà, proprio in virtù delle loro sofferenze.
La Casa San Pio X ingloba le struttura del cosiddetto “Convento di San Pancrazio” adiacente all’omonima Basilica
Nel giugno del 1905 don Luigi Guanella, giunto a Roma l’anno precedente subentrando a don Orione nella conduzione di una Colonia agricola a Monte Mario, dopo aver fatto altri tentativi non soddisfacenti, prese in esame il convento di San Pancrazio, ritenendolo possibile sede di una definitiva Casa per le Suore, destinata all’accoglienza dei poveri e svantaggiati.
Il Consiglio Comunale, il 6 luglio 1906 approvò all’unanimità la proposta di vendita a don Luigi Guanella e le suore entrarono in San Pancrazio nel febbraio 1907.
Il 26 gennaio 1908 il Ricovero Pio X venne ufficialmente inaugurato.
Da allora la Casa non ha mai cessato di offrire il proprio servizio “a sollievo dell’umanità sofferente” dando risposta ai bisogni secondo il continuo cambiamento sociale, sempre in collaborazione con gli Enti preposti, da cui l’opera è stata apprezzata e riconosciuta. Nell’ufficio di Direzione è conservata la convenzione stipulata con il Pio Istituto di S. Spirito ed Ospedali Riuniti di Roma fin dall’anno 1943 e un riconoscimento da parte della Prefettura di Roma del 15 luglio 1949 nel quale si attesta l‘Istituto come unica Opera nel genere di pubblica assistenza e beneficenza in Roma.
Ristrutturata più volte per adeguarsi ai bisogni emergenti, oggi la Casa di Riposo San Pio X offre un servizio socio-assistenziale residenziale per signore anziane autosufficienti e non autosufficienti. La tipologia delle persone accolte è andata nel tempo identificandosi nel settore delle persone anziane, pur rispettando l’esaurimento naturale delle diverse categorie di assistite degli anni precedenti. Tuttora vi è un nucleo che accoglie anziane disabili.