Dopo la proclamazione dell’eroicità delle virtù, per procedere alla Beatificazione si richiede la conferma di Dio, attraverso la voce dei miracoli. I miracoli richiesti, secondo la prassi in vigore fino al …, dovevano essere almeno due. Già nel 1942, a questo scopo, erano state scelte le grazie insigni, attribuite all’intercessione di don Luigi Guanella, e che avevano l’apparenza di miracoli. Se ne scelsero tre e di questi, negli anni 1942 e 1943, si fecero i Processi Apostolici nelle Diocesi dove «il miracolo» era avvenuto, ossia a Como, a Milano e a Vittorio Veneto. Dal 1962 al 1964, in preparazione alla Beatificazione del Venerabile, si svolse a Roma il seguente lavoro sui Miracoli presentati:
Il 21 maggio 1963 si riuniva la Commissione Medica che doveva dare un successivo e più motivato parere sui miracoli presentati. Il suo giudizio è stato pienamente favorevole. Infatti per il primo caso di guangione, si sono avuti 8 voti favorevoli ed uno sospensivo. Per il secondo, la Commissione Medica si è dichiarata favorevole ad unanimità: nove voti su nove.
Riporto qui le conclusloni della Relazione Medica:
GUARIGIONE DI MARTA URI. Diagnosi: peritonite acuta diffusa ipertossica (unanimità); Prognosi: infausta quo ad vitam (8 voti su 9); Terapia: inefficiente (unanimità); Guarigione: istantanea, perfetta, duratura, inspiegabile naturalmente (8 consulenti su 9). Istantanea, perfetta, duratura, inspiegabile quo ad modum (giudizio di un consulente).
GUARIGIONE DI TERESA PIGHIN. Diagnosi: paraparesi spastica di Pott, con gravissime atrofie muscolari, rigidità articolare e atteggiamenti viziati degli arti inferiori, in soggetto con esiti sclerotici di t.b.c. polmonari (tutti); Prognosi: estremamente riservata quo ad valetudinem et quo ad functiunem (tutti); Terapia: idonea per la malattia tubercolare; assente per lo stato patologico degli arti inferiori (tutti); Guarigione: istantanea, perfetta, duratura, inspiegabile quo ad modum (tutti)”.
Infatti, richiesta e ottenuta la dispensa dalla Congregazione Antipreparatoria sui miracoli, già fin dal 25 febbraio 1963, nell’estate e nell’autunno del 1963 si venne preparando il Volume da presentare per la Congregazione Preparatoria, che si tenne nel Palazzo Vaticano il 3 marzo 1964, con la partecipazione dei Cardinali, degli Ufficiali di Curia e dei Consultori.
Le difficoltà avanzate dovettero essere ben poche. Infatti il Promotore alla Fede, P. F. Antonelli, nella sua esposizione per la successiva Congregazione Generale osservava: «circa i miracoli presentati per la Beatificazione del Ven.le Servo di Dio Don Luigi Guanella, sono lieto di osservare che le difficoltà che io, come Promotore alla Fede devo presentare, sono ormai tutte risolte. Infatti, nella Congregazione preparatoria del 3 marzo scorso, la quasi totalità dei suffragi si trovò mirabilmente concorde. Non ci resta quindi che attendere l’esito della Congregazione Generale».
Erano presenti : Mons. Angelo Dolcini, Pro-Vicario Generale; Mons. Venanzio Bianchi, Sottopromotore alla [“de, Mons. Pietro Ratti, Cancelliere Vescovile; i Monsignori Carlo Gelpi, Onorio Cairoli, Santino Grassi in qualità di testi ex-officio; fungeva da notaio pubblico Don Tommaso Levi.
Presenziavano pure Don Carlo De Ambroggi , Superiore Generale, il Vicario Generale Sac. Luigi Alippi, il Postulatore Generale Sac. Ezio Cova. In qualità di medici periti si trovavano il Prof. Giovanni azari e il Prof. Giovanni Fiorani Gallotla.
Il 9 luglio si estrassero alcune reliquie: ex corpon:’; il 10 luglio, alla presenza di un numero notevole di Autorità, Sacerdoti e Suore dell’Opera, Benefattori, amici, assistiti (pcrme~sa con speciale decret della S. Congregazione dei Riti) avvenne la traslazione provvisoria della Salma nella Cappella del reparto deI Supenon, per predisporne la collocazione nell’urna.
A titolo di informazione e di curiosità, è interessante far notare che alla Beatificazione di un Servo di Dio si pervicr.: dopo di avere superato lo scoglio di 73 pratiche, Posizioni, Congregazioni, Decreti, ccc. ecc.
La Canonizzazione è un po’ più avanti, esattamente al n. 110 di questa lunga trafila di atti giuridici e pratiche burocratiche.
Guarigione di William Glisson
Il miracolo è avvenuto nella Diocesi di Philadelphia. È la sera del 15 marzo 2002; William Glisson sta pattinando con un suo amico sulla Baltimore Pike di Springfi eld a forte velocità e senza casco. Per la presenza di una buca nell’asfalto, cade all’indietro con un salto di circa due metri in altezza e a distanza di circa quattro metri, riportando un forte trauma cranico occipitale. Viene trasportato immediatamente con l’autoambulanza in stato di incoscienza presso il “Crozer Keystone Hospital”, centro altamente specializzato, dove i medici diagnosticano uno stato di coma profondo. Immediatamente avvertita, la madre corre all’ospedale, dove i medici le presentano la gravità delle condizioni del figlio, comunicandole che la situazione lascia ben poche speranze di vita. Viene sottoposto ad intervento neurochirurgico, ma il decorso postoperatorio non rileva miglioramenti. I sanitari, per la gravità del caso, decidono di effettuare un secondo intervento neurochirurgico; ma, nonostante i due interventi chirurgici, possono solo constatare il peggioramento continuodella situazione.
Il 19 marzo, festa di san Giuseppe, la dottoressa Noreen M. Yoder, amica di famiglia che lavora presso un Centro di riabilitazione per disabili psicofisici dell’Opera Don Guanella, consegna alla mamma di William due reliquie di don Guanella. La donna, con grande fede, ne applica una al polso del figlio e l’altra la tiene al collo lei stessa. Da quel momento inizia una serie di preghiere per ottenere il miracolo dal Beato. La rete di preghiere si diffonde non solo tra i parenti, ma anche nella scuola cattolica frequentata dalla sorella del giovane.
Il 25 marzo comincia a cambiare qualcosa: i medici registrano per la prima volta dei miglioramenti. Nei giorni successivi si vedono ulteriori miglioramenti e il 9 aprile William viene dimesso dall’ospedale con l’indicazione di un programma di rieducazione funzionale neuromotoria, attraverso il quale, a circa due mesi dal trauma, mostra un recupero così rapido da destare meraviglia nei neurochirurghi. L’esame neurologico risulta negativo; non si registrano deficit cognitivi e neppure neuropsichici.
Otto mesi dopo l’incidente William torna a lavorare nella ditta del padre come carpentiere. A quattro anni di distanza dell’incidente, il quadro clinico risulta ottimale. Tale quadro clinico è confermato dai due periti neurologi “ab inspectione” che, nel corso del processo canonico diocesano, nel 2006 visitano il giovane Glisson.
William non solo ha ripreso a lavorare, ma nel 2008 si è felicemente sposato e conduce una vita perfettamente normale. Dopo il processo canonico condotto nella diocesi statunitense, la relativa documentazione è stata portata alla Congregazione per le Cause dei Santi a Roma e dopo i pareri favorevoli della Commissione medica (12 novembre 2009), della Consulta dei Teologi (30 gennaio 2010) e della Congregazione ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi (20 aprile 2010), il 1 luglio 2010 il Papa ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il relativo Decreto.
Nel Concistoro Ordinario Pubblico del 21 febbraio corrente anno papa Benedetto XVI ha stabilito la data della canonizzazione: domenica 23 ottobre 2011, in Piazza S. Pietro a Roma.