I Santi della Famiglia Guanelliana: testimoni di carità e speranza
La solennità di Ognissanto che cade nel periodo di passaggio da un Anno liturgico all’altro. “ci invita a rallegrarci nel Signore” e a condividere il gaudio celeste dei santi, ad assaporarne la gioia.
I santi non sono una esigua casta di eletti, ma una folla senza numero, verso la quale la liturgia ci esorta a levare lo sguardo.
In tale moltitudine non vi sono soltanto i santi ufficialmente riconosciuti, ma i battezzati di ogni epoca e nazione, che hanno cercato di compiere con amore e fedeltà la volontà divina.
Della gran parte di essi non conosciamo i volti e nemmeno i nomi, ma con
gli occhi della fede li vediamo risplendere, come astri pieni di gloria, nel firmamento di Dio.
In questa solennità la Chiesa festeggia la sua dignità di “madre dei santi, immagine della citta superna” (A. Manzoni), e manifesta la sua bellezza di sposa immacolata di Cristo, sorgente e modello di ogni santità
è nei santi che essa riconosce i suoi tratti caratteristici, e proprio in loro assapora la sua gioia piu profonda.
Guardando al luminoso esempio dei santi sentiamo risvegliare in noi il grande desiderio di essere come i santi: felici di vivere vicini a Dio, nella sua luce, nella grande famiglia degli amici di Dio. Essere Santo significa: <<vivere nella vicinanza con Dio, vivere nella sua famiglia>> (cfr. Benedetto XVI, Omelia 1-11-2006).