
Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis saranno canonizzati insieme domenica 7 settembre 2025 come annunciato da Papa Leone XIV durante il suo primo Concistoro ordinario pubblico. La celebrazione si terrà a Roma sul sagrato della Basilica di San Pietro, un momento molto atteso considerando l’enorme devozione che i due giovani nuovi santi raccolgono in tutto il mondo.
Dal 10 luglio al 10 settembre suor Neuza e suor Esther visiteranno le comunità del Brasile. La visita canonica è un momento prezioso di incontro e dialogo che mira ad approfondire temi di ordine spirituale e gestionale della realtà che viene visitata. Pregate per noi.
La fede in Brasile è un fenomeno dinamico e complesso, dove la tradizione cattolica convive con l’espansione evangelica e la ricchezza delle espressioni afro-brasiliane, disegnando un quadro spirituale unico nel suo genere. Pur con la consapevolezza delle sfide poste dal sincretismo e dalla crescita di altre fedi, le missioni guanelliane si impegnano anche nel dialogo interreligioso e nell’inculturazione della fede, cercando di integrare i valori cristiani con le tradizioni e le espressioni culturali locali. Come consacrate cerchiamo di rispondere alle molteplici esigenze di una società complessa e in rapido cambiamento, portando speranza e assistenza, specialmente ai più emarginati.
Un’occasione imperdibile per i giovani di ogni nazione, chiamati a vivere un’esperienza di fede autentica e a diventare testimoni di speranza per il futuro.
Essere con i giovani nel loro percorso di fede e crescita umana, e per i giovani nella costruzione di un futuro più giusto e solidale, in linea con gli insegnamenti del Vangelo e fedeli al carisma di san Luigi Guanella.
dal 20 al 26 luglio a Barza d'Ispra (VA)
dal 30 luglio al 6 agosto 2025
dall'1 al 21 settembre 2025 a Gualdera (SO)
«Facciamo germogliare la speranza» è il tema della 2ª Assemblea della Provincia San Luigi Guanella.
L’Assemblea si inserisce nel cammino del Giubileo 2025 e sarà un spazio di incontro e di confronto comunitario. Un prezioso momento per condividere prospettive e progettualità per un cammino di rinnovamento all’insegna della speranza.
Primo appuntamento a Roma, a Casa S. Rosa – Via Appia Antica 203 dal 20 al 23 giugno.
Annunciatori della Buona Novella: i poveri sono la porta da varcare, non una porta da superare, ma un volto da scoprire, quello di Gesù! In questa esperienza giubilare vogliamo “Aprire la porta santa” con gli ultimi, ascoltando la Parola di Dio, conoscendo l’esperienza dei santi e condividendo i luoghi dove vivono i “buoni figli” del don Guanella, accompagnati dagli educatori del Centro di riabilitazione e da Guanelliani cooperatori che agevolino l’incontro.
a cura di Martino Sumerano, Guanelliano Cooperatore
La giornata del 24 maggio 2025 è nata da due documenti, ha spiegato don Wladimiro Bogoni, superiore della comunità religiosa di Perugia, dando il benvenuto ai numerosi pellegrini: il primo è la Bolla di indizione del Giubileo 2025 con la quale tra i “luoghi” di pellegrinaggio si è invitati a varcare la porta della persona nel bisogno, del povero, di quanti sono in attesa di un gesto di carità; il secondo, la lettera Pastorale “Sentieri di Speranza” con la quale l’Arcivescovo della Diocesi di Perugia/Città della Pieve, Ivan Maffeis ha scelto e costituito come giubilare, oltre ad altre 8, anche la Chiesa dell’Opera don Guanella di Perugia, pensandola come luogo giubilare quotidiano e ordinario e quindi non solo nella straordinarietà del Giubileo “Pellegrini di Speranza” del 2025.
Dopo il saluto di benvenuto al Superiore generale della Congregazione dei Servi della Carità, Padre Umberto Brugnoni, alle Suore guanelliane, Figlie di Santa Maria della Provvidenza di Roma accompagnate dalla Vicaria generale suor Neuza Maria Giordani, agli studenti di Teologia del Seminario Teologico Internazionale dell’Opera don Guanella di Roma accompagnati dal Rettore don Samson Rajasegaran John… Vai all’articolo
In un contesto internazionale segnato da tensioni geopolitiche, conflitti, emergenze ambientali e profonde lacerazioni sociali, Papa Leone XIV ha inaugurato il proprio ministero petrino con un messaggio fondato su tre pilastri: unità, carità e missione per costruire “una sola famiglia umana”. Nell’omelia pronunciata il 18 maggio 2025 in Piazza San Pietro, dinanzi a 250.000 fedeli, 156 delegazioni internazionali e 39 rappresentanze ecumeniche, il Santo Padre ha delineato l’orizzonte di un pontificato che intende proporsi come guida spirituale in un mondo frammentato, raccogliendo l’eredità pastorale e universale di Papa Francesco. C’eravamo anche noi…
L’Assemblea Plenaria della UISG del 2025 ha rappresentato un momento unico di ascolto, comunione e rinnovamento per le religiose di tutto il mondo. Il tema “La vita consacrata: una speranza che trasforma” ha invitato le partecipanti a riflettere sulla missione come segno di speranza e trasformazione, promuovendo una sinodalità autentica e un discernimento comunitario profondo. Leggi di più
Dalla penna del Fondatore, padre spirituale e guida sicura,
che scrive con un insolito stile poetico,
rileggiamo “oggi” il racconto
della nascita di Chiara, i primi passi,
la vicinanza tenera e saggia della sorella maggiore Marcellina,
una pagina incantevole di Chiara stessa…
Vorrebbero essere semplici spunti di riflessione che ci invitano a lodare il Signore per aver donato questo “fiore di primavera” alla Famiglia guanelliana. Uno stimolo per noi a seguire con coraggio il suo esempio meraviglioso di amore incondizionato e radicale per lo Sposo celeste
e per i fratelli più abbandonati.
A cura di Wladimiro Bogoni SdC
Nel Documento Giubilare, tra i “luoghi” di pellegrinaggio il Papa ci invita a varcare la porta della persona nel bisogno, del povero, di quanti sono in attesa di un gesto di carità. Le 14 porte delle opere di misericordia materiali e spirituali si aprono quando scorgiamo nel volto dei nostri fratelli, in particolare nei poveri, nei malati, nei carcerati, nei profughi, la carne viva del Cristo sofferente, l’immagine visibile del Dio invisibile. Come è possibile che Gesù si identifichi con ogni povero e che il suo volto diventi “porta d’indulgenza giubilare”?
Una descrizione precisa e attenta del ritratto fisico di don Guanella ce la offre don Carlo Molinari, nel 1903.
Era l’anno dell’arrivo dell’Opera a Roma e don Guanella aveva 61 anni.
«Immagina un prete sulla sessantina, piuttosto alto di statura, con due larghe spalle con poco curve, ma assai poco, sotto il peso di una bella e proporzionata testa, nella quale si agitano e si dibattono sempre nuove e alte iniziative (…). Gli occhi ha vivaci e penetranti come due frecce, ma ordinariamente tenuti chini a terra nel raccoglimento dei molti pensieri che gli fervono senza posa nel capo il dì e la notte. Il naso regolare e la bocca piuttosto piccola, con due labbra coralline, che sfiorano un sorriso angelico, rivelante la bontà squisita del suo animo e la cara arguzia del suo spirito…».
Un ricordo riconoscente
Quest’anno ricorre il centenario della nascita di Madre Rosa Costantini, nostra carissima Superiora Generale, prematuramente scomparsa il 19 dicembre 1985 all’aeroporto di Malpensa, di ritorno dall’America Latina. Era nata il 23 marzo 1924 a Brenta, e aveva guidato la Congregazione dal luglio 1970. La vogliamo ricordare con affetto e riconoscenza per il grande bene che ha fatto, sulla scia del nostro Fondatore, San Luigi Guanella.
Silvia Fasana
«Aveva ricevuto dal Signore, doti non comuni di intelligenza, di capacità intuitiva, di ascolto, di prudenza, di tolleranza, di creatività organizzativa. Per tutte aveva sempre una parola di incoraggiamento, di stimolo, ma anche di fermezza che instillava negli animi di chi la circondava, un senso di fiducia e di sicurezza. Era la Madre per eccellenza, colei che amava tanto, ma anche colei che sapeva, al momento opportuno, correggere con infinita dolcezza. […] a chiunque incontrava, ripeteva sempre le parole del Fondatore e delle prime Suore: “Abbiate fede e fiducia nella Provvidenza, lei non ci abbandonerà mai”» (La Voce, gennaio-aprile 1986).
Siamo nel mese di ottobre, mese guanelliano, mese del Rosario e mese missionario. Tante di noi non possono partire in missione, ma accompagniamo le sorelle missionarie in India, nelle Filippine e adesso suor Maria Marcuş e suor Daniela Pop che stanno avviando una nuova esperienza in Moldova.
L’esperienza delle juniores del Tempo di Approfondimento del Carisma (TAC) sui passi del Fondatore, accompagnata dalla formatrice suor Melania Farcas e da don Nico Rutigliano, Vicario Generale SdC. Scopri il cammino