Casa Divina Provvidenza di Cosenza, ex convento delle Cappuccinelle: l'altare é Cristo e ogni persona è un "altare spirituale" costruito dal Signore

La dedicazione dell’altare non è solo un rito liturgico è una celebrazione della comunione con Cristo e in Cristo.
«Convocati per la santa assemblea intorno all’altare, ci accostiamo a Cristo, pietra viva, per crescere in lui come tempio santo» (dal Rito di Dedicazione). L'altare è quindi un centro attorno al quale siamo convocati, e questo altare è Cristo stesso. Siamo tutti chiamati a crescere come «altari spirituali». L'altare é un centro perché ci raduna intorno alla sua mensa per spezzare insieme il pane della vita che fa di noi un popolo a Lui consacrato.

Il 5 marzo 2025 si è celebrato il 125° anniversario della fondazione della Casa Sacra Famiglia di Fratta Polesine, una delle opere fondate direttamente da san Luigi Guanella nel territorio polesano.

La giornata si è aperta con una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Pierantonio Pavanello, Vescovo di Adria-Rovigo, nella chiesa interna alla struttura. Alla cerimonia hanno preso parte autorità civili e religiose, tra cui il Sindaco di Fratta Polesine Giuseppe Tasso e il Presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese, accolti dalla Superiora sr. Neli Salete Bordignon e dalla comunità religiosa.

A cura di Wladimiro Bogoni SdC

Nel Documento Giubilare, tra i “luoghi” di pellegrinaggio il Papa ci invita a varcare la porta della persona nel bisogno, del povero, di quanti sono in attesa di un gesto di carità. Le 14 porte delle opere di misericordia materiali e spirituali si aprono quando scorgiamo nel volto dei nostri fratelli, in particolare nei poveri, nei malati, nei carcerati, nei profughi, la carne viva del Cristo sofferente, l’immagine visibile del Dio invisibile. Come è possibile che Gesù si identifichi con ogni povero e che il suo volto diventi “porta d’indulgenza giubilare”? 

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Appuntamenti

Como, 7 gennaio 2025 - Santuario del Sacro Cuore

suor Sara Sánchez Martín, Superiora Provinciale SLG
24 ottobre, San Luigi Guanella

Don Luigi Guanella: ritratto di un uomo d'azione e di fede

Una descrizione precisa e attenta del  ritratto fisico di don Guanella ce la offre  don Carlo Molinari, nel 1903.

Era l’anno  dell’arrivo dell’Opera a Roma e don Guanella  aveva 61 anni.

«Immagina un prete sulla sessantina,  piuttosto alto di statura, con due larghe  spalle con poco curve, ma assai poco, sotto il  peso di una bella e proporzionata testa,  nella quale si agitano e si dibattono sempre  nuove e alte iniziative (…). Gli occhi ha vivaci e penetranti come due  frecce, ma ordinariamente tenuti chini a  terra nel raccoglimento dei molti pensieri  che gli fervono senza posa nel capo il dì e la  notte. Il naso regolare e la bocca piuttosto piccola,  con due labbra coralline, che sfiorano un  sorriso angelico, rivelante la bontà squisita  del suo animo e la cara arguzia del suo  spirito…».

100 anni fa...

Madre Rosa Costantini

Un ricordo riconoscente 

Quest’anno ricorre il centenario della nascita di Madre Rosa Costantini, nostra carissima Superiora Generale, prematuramente scomparsa il 19 dicembre 1985 all’aeroporto di Malpensa, di ritorno dall’America Latina. Era nata il 23 marzo 1924 a Brenta, e aveva guidato la Congregazione dal luglio 1970. La vogliamo ricordare con affetto e riconoscenza per il grande bene che ha fatto, sulla scia del nostro Fondatore, San Luigi Guanella.

Silvia Fasana

«Aveva ricevuto dal Signore, doti non comuni di intelligenza, di capacità intuitiva, di ascolto, di prudenza, di tolleranza, di creatività organizzativa. Per tutte aveva sempre una parola di incoraggiamento, di stimolo, ma anche di fermezza che instillava ne­gli animi di chi la circondava, un senso di fiducia e di sicurezza. Era la Madre per eccellenza, colei che amava tanto, ma anche colei che sapeva, al momento opportuno, correggere con infinita dolcezza. […] a chiunque incontrava, ripeteva sempre le parole del Fondatore e delle prime Suore: “Abbiate fede e fiducia nella Provvidenza, lei non ci abbandonerà mai”» (La Voce, gennaio-aprile 1986).

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una barchetta guanelliana in moldova

Siamo nel mese di ottobre, mese guanelliano, mese del Rosario e mese missionario. Tante di noi non possono partire in missione, ma accompagniamo le sorelle missionarie in India, nelle Filippine e adesso suor Maria Marcuş e suor Daniela Pop che stanno avviando una nuova esperienza in Moldova.

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SUI PASSI DI DON LUIGI GUANELLA

L’esperienza delle juniores del Tempo di Approfondimento del Carisma (TAC) sui passi del Fondatore, accompagnata dalla formatrice suor Melania Farcas e da don Nico Rutigliano, Vicario Generale SdC. Scopri il cammino

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