GIOVANNI VACCARI

26 novembre 2022 -Chiusura della fase diocesana del Processo di Beatificazione e Canonizzazione

Nel cuore del Palazzo episcopale di Palencia, imponente edificio del  secolo XVII, c’è una cappella dedicata a santa Teresa di Gesù, un  piccolo scrigno di affreschi, stucchi, dorature secondo il gusto barocco  spagnolo. 

Lo scorso 26 novembre questa cappella è stata la cornice per una  cerimonia piuttosto inconsueta (nessuno dei presenti vi aveva mai  partecipato prima!): la chiusura della fase diocesana del Processo di  Beatificazione e Canonizzazione di fratel Giovanni Vaccari, religioso  laico guanelliano morto il 9 ottobre 1971. 

La scelta di Palencia in  Spagna come luogo di questo processo è dovuta alla legge  ecclesiastica, che stabilisce come giudice competente in questo  genere di procedimenti il vescovo del luogo dove il Servo di Dio è  morto e fratel Giovanni è morto a Palencia nel 1971 a seguito di un  terribile incidente automobilistico.
(Don Bruno Capparoni, postulatore generale).   

 

Caro Fratel Giovanni, ti scrivo questa breve lettera per dirti che lo scorso 4 ottobre alle ore 16.00 nella Curia Vescovile di Como abbiamo parlato di te. Si chiudeva il processo rogazionale nella Diocesi di Como, che detto in parole povere, vuol dire che tutte le persone, circa 30, che hanno voluto testimoniare che la tua vita profumava di  Dio sono state ascoltate dal tribunale ecclesiastico nella persona di don Enzo Ravelli. Il tutto è stato trascritto, perché sappiamo bene che “verba volant”, e consegnato al caro don Bruno  Capparoni, che sta lavorando senza sosta perché venga riconosciuta la tua santità. Chi sa, Fratel Giovanni, se a te sia piaciuto questo atto ufficiale e altri che sono avvenuti e che ci attendono in Spagna e in Italia. Qualche dubbio mi verrebbe conoscendo la tua  discrezione, umiltà, laboriosità e amore per gli ultimi posti. Mi sa che ci dovrai perdonare caro Giovanni… perché grazie a te stiamo imparando a essere contenti quando siamo trattati non proprio con i guanti bianchi come il Card. Micara faceva  con te; ad affidarci alla Provvidenza quando i conti non tornano come nella cucina di Barza dove le provviste erano sempre scarse; e a dare retta a don Guanella quando scriveva nel Vieni  Meco  che  “Il bene non è di chi molto fa, ma di chi molto ama“.

Se questi “atti ufficiali” servono ad avvicinare la nostra vita a Cristo e ad “inzupparla” nel carisma del nostro Fondatore ben vengano firme, giuramenti e sigilli della Cancelleria.
sr. Sara  Sánchez MartÍn, Consigliera Provinciale

Dopo otto mesi, il tribunale ecclesiastico di Palencia (Spagna) e quello di Como hanno portato a termine l’ascolto dei testimoni e il 26 novembre 2022 il Vescovo di Palencia, Mons. Manuel  Herrero Fernández, ha concluso il processo diocesano consegnando al Postulatore della causa, don Bruno Capparoni, gli Atti del processo da portare a Roma presso la Congregazione dei  Santi. Inizia dunque la seconda fase del processo. A noi il compito di pregare il Signore perché faccia risplendere nella chiesa fratel Giovanni come santo (P. Umberto Brugnoni, Superiore  Generale SdC).