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Cosenza: Dedicazione nuovo altare

Casa Divina Provvidenza di Cosenza, ex convento delle Cappuccinelle: l'altare é Cristo e ogni persona è un "altare spirituale" costruito dal Signore

La dedicazione dell’altare non è solo un rito liturgico è una celebrazione della comunione con Cristo e in Cristo.
«Convocati per la santa assemblea intorno all’altare, ci accostiamo a Cristo, pietra viva, per crescere in lui come tempio santo» (dal Rito di Dedicazione). L’altare è quindi un centro attorno al quale siamo convocati, e questo altare è Cristo stesso. Siamo tutti chiamati a crescere come «altari spirituali». L’altare é un centro perché ci raduna intorno alla sua mensa per spezzare insieme il pane della vita che fa di noi un popolo a Lui consacrato. 

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Credits Giuseppe Capalbo (videomaker) 

«Noi Suore guanelliane siamo qui dal 1919, da quando l’Arcivescovo di Cosenza ci chiamò per assistere gli orfani di guerra. Da allora siamo sempre state fedeli al nostro compito».
Queste le parole di suor Giustina Valicenti, superiora della Casa che ha espresso la propria gioia per un evento così significativo per la comunità religiosa , per la comunità dei fedeli e per l’intera città di Cosenza. La Celebrazione Eucaristica dell’ 1 marzo 2025 con la dedicazione del nuovo altare della Chiesa di Santa Maria in Gerusalemme è stato presieduto da Mons. Giovanni Checchinato, Arcivescovo di Cosenza-Bisignano.

Credits Fabio Elia (fotografo)

Risalente al 1586, l’edificio religioso fu eretto sui ruderi della Rocca Bruzia e sulle rovine del monastero e della chiesa cistercense del XIII secolo dedicata a S. Maria della Motta; mentre il monastero delle Monache Cappuccinelle fu fondato  qualche anno prima, nel 1581. Parliamo dell’edificio monastico più antico di Cosenza.

Dopo la recente ristrutturazione, sono stati valorizzati elementi storico-artistici di grande valore, contribuendo a rinnovare lo spirito di accoglienza, di bellezza e pace che da sempre caratterizza questo luogo sacro.          Suor Giustina ha voluto evidenziare che «già nel lontano 3 maggio 1581 i cittadini di Cosenza vollero costruire il monastero e la chiesa per le Monache Cappuccinelle perché vi prendessero dimora. Oggi, nel 2025, noi Sorelle guanelliane che viviamo nei loro ambienti, abbiamo voluto restituire alla città questa bellissima Chiesa ristrutturata e restaurata perché ora, come allora, chi vuole può trovarvi pace e sollievo. Nella ristrutturazione è stato valorizzato tutto ciò che già c’era: i due paliotti dell’altare centrale propri dei due altarini laterali, i banchi, la sedia del presidente, la Via Crucis, la colonna che innalza la Madonna. Tutto era di prima e di tutto godiamo oggi! Grazie a chi ha partecipato alla nostra gioia e grazie per la stima e l’affetto di cui ci avete fatto dono!».

Nell’omelia, Mons. Giovanni Checchinato ha offerto un messaggio profondo e toccante, esortando i presenti a riconoscere in ogni persona  un “altare spirituale” costruito dal Signore. Questo invito a vivere la fede nella quotidianità ha risuonato nel cuore dei partecipanti, stimolando una riflessione sulla responsabilità di incarnare valori spirituali nel proprio operato quotidiano.

Al termine della Celebrazione, è stato chiaro il senso di gratitudine che ha permeato l’evento. Le autorità civili presenti come la Vice-Sindaco Maria Locanto, l’Assessore Maria Teresa De Marco e il Consigliere comunale Francesco Turco hanno espresso sinceri ringraziamenti alle Suore guanelliane per il l’instancabile servizio alla città di Cosenza, riconoscendo il prezioso contributo delle religiose alla comunità locale.

Cosenza, 1 marzo 2025 – Dedicazione del nuovo altare, Chiesa delle Cappuccinelle – Casa Divina Provvidenza (Figlie di S. Maria della Provvidenza, Suore guanelliane).