Giubileo delle persone con disabilità

I "BUONI FIGLI" DI DON GUANELLA, I BENIAMINI DI DIO

Ho portato qui tra voi i miei buoni figli che possiedono una ricchezza che molti intelligenti non hanno, perché hanno l'innocenza e la grazia di Dio è sempre con loro. Dio li ama senza misura e loro amano Lui come altri non sanno (...).
don Luigi Guanella
Il Giubileo delle Persone con Disabilità si è tenuto a Roma il 28 e 29 aprile 2025, attirando circa diecimila pellegrini da oltre 90 Paesi.
Il programma è stato vario e ricco di momenti significativi.
Il 28 aprile, i pellegrini hanno varcato la Porta Santa della Basilica di San Pietro, a seguire l' Adorazione Eucaristica presso la Chiesa di San Giovanni Battista dei Fiorentini.
La giornata si è conclusa con una Santa Messa celebrata da Mons. Rino Fisichella nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura.
Il 29 aprile, Piazza San Pietro ha ospitato una catechesi e testimonianze di persone con disabilità, seguito da un pomeriggio di festa nei Giardini di Castel Sant'Angelo con la partecipazione di artisti e atleti paralimpici. Lungo Via della Conciliazione invece, i pellegrini hanno potuto visitare gli stand di "Le Vie della Speranza", che raccontavano alcune straordinarie storie di vita di persone in condizione di disabilità.
GIUBILEO GUANELLIANO
«Io sono la porta, se uno entra attraverso di me, sarà salvato» dice il Signore.


Il Giubileo delle Persone con Disabilità per i centri di tutta l'Opera don Guanella assume un profondo significato spirituale:
È un pellegrinaggio fisico, fatto a fatica in carrozzina o su passi deboli ed incerti, soprattutto è un pellegrinaggio interiore. È un'occasione per riflettere sulla propria vita, sulle proprie sfide e sulle benedizioni ricevute. È sperimentare che si è sempre in cammino e che non si è mai soli, il Signore Gesù ci accompagna e ci custodisce.
È un'esperienza di grazia: il Giubileo è un tempo di grazia speciale, in cui i pellegrini possono ricevere indulgenze e vivere momenti di profonda riconciliazione con Dio. Questo rafforza lo spirito e aiuta a trovare pace e serenità interiore.
È un'esperienza di comunione: partecipare al Giubileo permette di sentirsi parte di una comunità viva di credenti, è essere Chiesa.
È una testimonianza di amore, attraverso Cristo, la porta della salvezza, ogni creatura trova la vera Vita: «Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza».
IL "NOSTRO" GIUBILEO DELLA SPERANZA
di Roberto Pucci, Educatore professionale
Il 28 aprile un nutrito gruppo di ragazze, operatori e suore della Casa Santa Maria di Via della Nocetta di Roma ha partecipato al Giubileo delle persone con disabilità.
Per il trasporto ci siamo avvalsi del prezioso aiuto dei volontari dell’U.N.I.T.A.L.S.I. e, una volta radunato il gruppo, siamo partiti dalla bella e rinnovata Piazza Pia percorrendo tutta Via della Conciliazione fino alla Basilica di San Pietro. Il piccolo pellegrinaggio è stato scandito da letture del Vangelo e salmi forniteci dagli organizzatori, insieme ad una croce in legno che apriva la processione e che è stata portata a turno dalle ragazze della Casa. Sebbene il notevole afflusso di turisti e degli altri gruppi di pellegrini, abbiamo provato a mantenere lungo il cammino un clima di preghiera leggendo i salmi divisi in due gruppi e recitando l’Ave Maria una volta giunti davanti la Chiesa di Santa Maria in Traspontina.
Dentro la Basilica di San Pietro ci siamo uniti alla folla di persone per ammirare in tutta la sua maestosità l’interno. Nonostante l’inevitabile presenza di migliaia di persone (si era anche in attesa del conclave) siamo certi che ognuno di noi sia riuscito a ritagliarsi un momento di intimità con Dio.