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Qualcosa di nuovo sta nascendo: diamo spazio alla vita! – 72ª Assemblea Generale USMI Nazionale

La 72ª Assemblea Generale USMI, in programma a Roma il 6 e 7 ottobre 2025, ha riunito le Superiore Maggiori d’Italia e del mondo sul tema ‘La vita consacrata: speranza e profezia’, ponendosi come momento centrale di riflessione in vista del Giubileo della Vita Consacrata. Un appuntamento importante che, pur consapevole della diminuzione numerica, invita le religiose a superare ogni scoraggiamento: “Il futuro non dipende dai numeri, ma dalla capacità di ravvivare il dono ricevuto”, riaffermando il valore profetico e la forza dello spirito della vita consacrata nel mondo di oggi.

LA VITA CONSACRATA: SPERANZA E PROFEZIA

Ecco una sintesi dei punti chiave emersi:

L’Assemblea ha riunito oltre 250 tra Superiore generali e Superiore provinciali di circa 335 ordini religiosi femminili presenti in Italia.

Il tema ha voluto rimettere al centro la vita consacrata come espressione di speranza e profezia nel mondo contemporaneo, in vista del Giubileo della Vita Consacrata.

L’Assemblea si è concentrata sulla necessità di un rinnovamento e di uno sguardo fiducioso sul futuro (“Qualcosa di nuovo sta nascendo: diamo spazio alla vita!”), affrontando con coraggio le sfide attuali:

1. Crisi e Trasformazione della Vita Consacrata: Nonostante la diminuzione numerica in alcune aree, l’obiettivo è custodire la vita, ravvivare il dono ricevuto e generare scelte di pace, giustizia e fraternità in un contesto segnato da crisi sociali e guerre.

2. Sinodalità e Interculturalità: Questi sono stati indicati come elementi fondamentali per il futuro. È stata evidenziata la crescente presenza di religiose di origini asiatiche o africane nelle Congregazioni italiane, segno di una trasformazione demografica e culturale in atto. Le comunità sono sempre più multiculturali e intergenerazionali. Questo richiede una vera e propria sfida di comunione:

  • Un’autorità capace di far convergere culture e sensibilità differenti in un progetto comune.

  • La capacità di suscitare uno sguardo contemplativo reciproco tra le religiose di diverse origini e provenienze.

  • L’impegno a tradurre in concretezza le riflessioni sull’interculturalità e sull’accoglienza, andando oltre una mera “tolleranza” superficiale.

L’Assemblea si è focalizzata anche sulla necessità di un Rinnovamento dell’Identità. Il messaggio non è stato quello di “inventare cose”, ma di “ri-assumere e ri-valorizzare i tratti fondamentali dell’ identità vocazionale e carismatica”. Il vero rinnovamento nasce da un cammino sinodale, generativo, aperto allo Spirito e sempre attento ai segni dei tempi.