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50 anni di presenza in Cile

Il messaggio della Vicaria Generale Suor Neuza Maria Giordani

Cinquant’anni di presenza nel Paese dell’America Latina, caratterizzato da un grande impegno a favore dei più poveri, dei bambini, degli anziani, degli ultimi e per la promozione delle persone in condizione di disabilità.

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Il 6 marzo 1973, anticipando di una giornata l’arrivo  previsto e dopo un mese di navigazione, la nave  Giuseppe Verdi partita da Genova giunse al porto  di Valparaiso ,  Santiago del Cile. Suor Mariuccia Meroni e suor Sindulfa Sanchez  furono accolte in Cile dalla Superiora Generale  Madre Rosa Costantini , da suor Maria Belcaro e  dai confratelli già presenti sul posto. Anni prima, i  padri guanelliani avevano aperto a Batuco il Centro  per disabili Hogar S. Ricardo , e proprio qui, nel 1971,  Madre Rosa in visita con la Vicaria suor Maria  Bianchini, aveva potuto constatare la necessità di  dare ai buoni figli una presenza materna. «Pur  consapevole delle necessità di tante altre Case, in  uno slancio di fede e di profonda fiducia nella  Divina Provvidenza, promise per quell’Opera,  almeno tre suore» (Archivio FSMP).

Nella foto Madre Rosa con suor Maria, suor Sindulfa e suor Mariuccia davanti al Pacifico (1973).

Un anno e mezzo dopo, prendeva vita la missione  delle Figlie di S. Maria della Provvidenza in Cile. Madre Rosa richiamò dal Brasile suor Maria Belcaro ,  già missionaria a Camobì, e nel marzo 1973, si recò a  Santiago per ricevere, accogliere e benedire le prime  tre missionarie guanelliane in terra cilena.